I popoli indigeni del Brasile (povos indígenas brasileiros in portoghese) comprendono un grande numero di gruppi etnici distinti, che hanno abitato l'odierno Brasile ancor prima dell'arrivo degli europei, intorno al 1500. Come Cristoforo Colombo, che pensava di aver raggiunto le Indie orientali, i primi esploratori portoghesi chiamarono queste genti con il nome di indios ("indiani"), un nome che è usato ancora oggi.

Ai tempi delle prime esplorazioni europee, i popoli indigeni erano tradizionalmente tribù semi-nomadi che vivevano di caccia, pesca ed agricoltura. Molte delle circa 2000 tribù che esistevano furono sterminate con gli insediamenti degli europei, mentre molte altre furono assimilate al popolo brasiliano.

Con la scoperta del Brasile dai portoghesi nel XVI secolo, e come risultato della colonizzazione europea, il conflitto e la malattia acquisita dal contatto con gli uomini bianchi, molti indiani sono stati disaggregati dal suo habitat naturale. Inoltre, gran parte della popolazione indigena è stata ridotta di oltre la metà. Delle tribù che hanno resistito sono incorporate direttamente o indirettamente alla società, e in altri ancora vivono in regioni isolate del Rio delle Amazzoni.


ALEX BELCHIOR GUIDA TURISTICA, RICERCATORE E TRADUTTORE